PROGETTO OSSERVATORIO

E’ iniziata la realizzazione del PROGETTO OSSERVATORIO, deliberato dall’Assemblea del 24 Ottobre u.s.
Tale progetto fa riferimento ai Regolamenti Comunali che determinano la partecipazione al costo dei servizi socio-sanitari a favore di persone con disabilità, e ha due finalità:

– 1) VERIFICARE LA CONGRUITA’ DEI REGOLAMENTI a quanto previsto dal DPCM 159/2013;
– 2) CONFRONTARE FRA LORO I COSTI APPLICATI dai Comuni per la fruizione del medesimo servizio.

In questa prima fase stiamo raccogliendo tutti i dati e tutti i Regolamenti licenziati dai vari Comuni dell’Emilia Romagna.
Seguirà la fase di analisi e disamina dei dati raccolti.
L’esito del Progetto Osservatorio sarà pubblicizzato sul nostro sito e inviato alle Commissioni Sanità e Diritti dell’Emilia Romagna.

“PRIMA GLI ULTIMI” IMPUGNA IL REGOLAMENTO DEL COMUNE DI PARMA E RICORRE AL TAR EMILIA ROMAGNA

“Prima gli Ultimi” opera, come da Statuto, a tutela degli interessi delle persone con disabilità, e delle loro famiglie.
A fronte della delibera del 30/07/2018 n. 72, nella quale il Comune di Parma approvava il Regolamento per il sostegno economico ai progetti di vita delle persone con disabilità, dopo una approfondita analisi sui principi cardine del Regolamento, e in particolare nella parte che determina i criteri di compartecipazione al costo dei servizi socio sanitari, ritenendolo palesemente illegittimo, anticostituzionale e lesivo degli interessi delle persone con disabilità che frequentano i servizi socio-sanitari sul territorio, ha deciso di impugnarlo e ha presentato ricorso al TAR per l’Emilia Romagna – Parma.

Più in dettaglio, si contestano i criteri utilizzati per determinare la compartecipazione al costo dei servizi a favore delle persone con disabilità che si pongono in violazione della normativa nazionale ISEE che, per l’art. 117 della Costituzione, costituisce livello essenziale delle prestazioni che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale.

E’ infatti prevista nel Regolamento impugnato, l’aggressione dell’indennità di accompagnamento che è riconosciuta a quanti non sono in grado di compiere gli atti quotidiani della vita ed è finalizzata a compensare (invero molto parzialmente) il bisogno di assistenza continuativa.
Per tale motivo nel 2016 il Consiglio di Stato ne ha espressamente esclusa ogni rilevanza, precisando che in alcun modo possa essere considerata ricchezza ( e quindi entrata effettivamente disponibile) e come tale, anche solo in parte, essere incamerata dai Comuni.
Non è infine prevista nel Regolamento impugnato, alcuna soglia di esenzione, nemmeno a fronte di situazioni economiche di estrema povertà, come quelle rappresentate da attestazioni ISEE molto basse o pari a €. 0 annui.

Si chiama ‘ABILISMO’, si legge ‘DIRITTI CIVILI MANCATI’

Impariamo un nuovo termine: ABILISMO
L’abilismo è la discriminazione nei confronti di persone diversamente abili e, più in generale, il presupporre che tutte le persone abbiano un corpo abile.
Essa può colpire sia disabili fisici che mentali, e può essere attuata, sia attaccando fisicamente o verbalmente i disabili, sia trascurando di offrire loro particolari privilegi volti a compensare la loro situazione di debolezza.
Non solo omofobia, sessismo, razzismo, quindi. Anche ABILISMO. Nell’elenco delle parole che indicano mancanza di pari opportunità, ‘abilismo’ è un termine per lo più sconosciuto che indica le discriminazioni verso le persone disabili.
Esiste da poco una rete di attivisti “Liberi di fare”, che è nata nel 2017, che vuole porre l’attenzione sulle ingiustizie subite dai disabili e si batte per il diritto alla libertà delle persone disabili attraverso l’assistente personale. Lo spiega Elena Paolini, una delle fondatrici della rete, composta in gran parte da persone disabili: “Il problema è che si parla poco di abilismo quando si pensa alla giustizia sociale: la disabilità non è considerata come un’identità sociale e politica ma solo come condizione medica. Il concetto di abilismo, in inglese ‘ableism’, non è diffuso dai media che non offrono rappresentazioni realistiche della disabilità, privilegiando storie strappalacrime”. Eppure, la non autosufficienza “non è una condizione tragica e deprecabile. La tragedia della non autosufficienza è non avere assistenti personali, ossia il mancato sostegno dello Stato”.
ATTIVIAMOCI PER RICONOSCERE L’ABILISMO E COMBATTERLO.

ASSISTENZA ALLE PERSONE DISABILI CONVOCATE DAL COMUNE DI PARMA

L’Associazione “Prima gli Ultimi” comunica alle persone con disabilità, soci e non, che al momento della convocazione presso il Comune di Parma – Settore welfare/Servizi Sociali – per l’analisi e la verifica del Progetto di Vita legato alla compartecipazione dei costi dei servizi erogati, potranno richiedere di essere accompagnati da un membro dell’Associazione. E’ auspicabile infatti un maggior coinvolgimento delle organizzazioni a rappresentare le persone con disabilità e noi saremo lieti di farlo.

CONTATTACI!

INVITO ALLE ASSOCIAZIONI

L’Associazione “Prima gli Ultimi” invita le varie Associazioni del territorio di Parma e Provincia a collaborare e condividere maggiormente progetti e idee. Unire le varie sinergie, quando l’obiettivo di tutelare le fasce più deboli è la mission che ciascuna associazione ha nel proprio statuto, pur con le diverse specificità, aiuterà sicuramente al raggiungimento di risultati maggiori. Tante Associazioni coese serviranno a mettere un freno all’involuzione nel campo dell’welfare, a cui si sta assistendo?
NOI CI SIAMO. E VOI?

L’UNIONE FA LA FORZA!!!

“Prima gli ultimi”: è nata una nuova Associazione di Promozione Sociale

E’ nata una nuova Associazione di Promozione Sociale costituita da un gruppo di familiari di persone con disabilità. L’Associazione si colloca nello spazio umanistico assistenziale e welfare, e intende utilizzare l’esperienza acquisita, personale e unica di ciascun socio, per la tutela dei diritti e il riconoscimento dei bisogni faticosamente acquisiti negli anni per le persone più fragili, disabili, minori, anziani e per le loro famiglie.